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Associazione Nazionale degli Amici del Vino

(ANAV)

 

Congresso - Festa degli amici del vino

Degustazioni, informazioni e finale della Coupe ANAV: Una festa colorita e variegata per gli amici del vino

Molte facce allegre, un`organizzazione impeccabile dalla mattina presto sino al tardo pomeriggio del giorno successivo, molte impressioni gradevoli e, per alcuni, un paio di bottiglie ricordo – la festa degli amici del vino è stata una festa dei superlativi.

I partecipanti alla festa degli amici del vino si sentirono benvenuti già alla stazione ferroviaria di Mendrisio: all’arrivo alcuni di loro hanno provveduto affinché tutti salissero sul giusto autobus per Mezzana, con destinazione l’Istituto agrario di ricerca. Fra i vigneti e in un bel giardino i nuovi arrivati si rinvigorirono con
caffé e panini per ritornare poi a Mendrisio, gli uni per partecipare all`assemblea dei delegati e gli altri per visitare il bel borgo.

La cittadina vanta varie attrattive come alcuni edifici storici, per esempio il chiostro dei serviti, la chiesa medievale di San Giovanni Battista o case decorate con stucchi. La parte vecchia del borgo sembra inviolata dal moderno, anche se durante la fase d`industrializzazione alcune aziende tessili si procuravano
l’energia per azionare le loro macchine ricorrendo all’acqua del fiume e ai mulini. Il fiume scorre tuttora sotto la Piazza del ponte dal cui nome si può dedurre che un tempo doveva esserci stato qui un ponte. Il fiume scorre oggi nel sottosuolo meritandosi piuttosto il nome di ruscello anziché di fiume.

La piazza è dominata dalla chiesa dei Santi Cosma e Damiano, una costruzione che risale alla seconda metà del 18esimo secolo. La vicina torre campanaria fu costruita nel corso del 12esimo secolo. Essa serviva originariamente a scopi militari ed era parte di uno dei tre castelli che, allora, fortificavano il borgo. A quell’epoca il borgo rientrava ancora nella sfera d`influenza della città di Como e più tardi fu subordinato al controllo diretto del ducato di Milano. Dopo l`occupazione da parte dei francesi, nel 1517 Mendrisio fu sottomesso al dominio dei Confederati.

Ora basta con la storia. Ciò che i delegati discussero nel frattempo trovate qui. Tutti i partecipanti si riunirono nuovamente a Mezzana per il pranzo a base di prodotti deliziosi accompagnato da un buon bicchiere di vino, serviti dall’Istituto agrario di ricerca. I posticini ombrosi sotto i grandi alberi invitavano a intrattenersi e a rilassarsi.

Nella prima parte del pomeriggio alcuni si dedicarono al dolce far niente nella fresca ombra, altri fecero una passeggiata nei dintorni e altri ancora si chinarono, in gruppi di tre, su esami teorici e di degustazione della Coupe ANAV.
Durante la finale della Coupe ANAV gli organizzatori, la squadra della sezione Mendrisiotto diretta dal presidente Antonello Grassi, non ha provveduto solo a garantire il benessere degli ospiti e a offrire loro un programma svariato, ma anche a diffondere il buon umore. L’intenso lavoro svolto dalla sezione di
Mendrisiotto per il bene di tutta l`ANAV merita un enorme grazie.

All`ombra degli alberi del parco si sono installati piccoli produttori degli immediati dintorni di Mendrisio, i quali offrivano agli amici e alle amiche del vino i loro vini da degustare. L`ampia e piacevole gamma dei prodotti offriva una veduta sulla viticoltura della regione.
La libera scelta delle tavole per la cena assecondava ancora tutto ciò che era già stato praticato durante tutta la festa e che creava il fascino dell’ìncontro: l’intensificazione dei contatti tra le diverse sezioni, l’approfondimento delle conoscenze con gli amici del vino di altre regioni della Svizzera e l’incremento della partecipazione a manifestazioni organizzate da sezioni consorelle. Dopo una gustosa cenetta la serata si è conclusa per alcuni con un simpatico ballo, mentre altri sorbirono al bar ancora qualche bicchiere fino alle ore piccine. 

La festa non era però ancora terminata completamente: infatti, l’obiettivo del giorno seguente era il Monte Generoso con la visita del `Fiore di Pietra` dell’architetto Mario Botta. Già lo spostamento in treno a cremagliera è stato un`avventura e chi non soffriva troppo il caldo ha potuto sgranchirsi le gambe in cima al monte prima che si concludesse la festa nella gioiosa attesa della prossima manifestazione ANAV.